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Le Leggi delle XII Tavole sono la prima raccolta di testi giuridici religiosi che risalgono alla Roma più antica.
Era il 15 Marzo (le Idi) di 2060 anni fa, quando la Curia fu bagnata dal sangue di uno degli uomini che fecero la Storia non solo di Roma ma dell'Occidente.
Ancora dopo tutto questo tempo c'interroghiamo su chi furono gli assassini e chi i salvatori della Patria.
Le guerre civili sono sempre un contesto estremamente traumatico per i popoli, le cui ferite si ripercuotono nei secoli ed a volte non sono guaribili (pensiamo all'eredità di cui ancora soffriamo dalla guerra civile che subimmo per pochi anni in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale).
Un articolo che speriamo possa essere utile a far capire meglio ai neopagani cosa non è la romanità, sfatando alcuni miti, e spiegando perché apparentemente si dedica più allo studio che all'intuizione.
Diversamente dai connotati molto festaioli assunti da questa giornata, la Festa della donna nasce come un momento di commemorazione in onore del gentil sesso. Poiché Ad Maiora Vertite si occupa di storia ci è sembrata una buona idea scrivere due righe a proposito e ricordare la donna martire per eccellenza del mondo antico: Ipazia.
<O bellicoso, lasciato per un poco lo scudo e la lancia assistimi,
O Marte, sciogli fuori dall'elmo la lucente chioma.
Forse tu chiedi cos'abbia a che fare un poeta con Marte?
Ma da te prende il nome il mese che ora si canta.
Tu vedi che feroci guerre si compiono per mano di Minerva;
ma forse ella non si dedica meno alle nobili arti?
Sull'esempio di Pallade cogli il momento di deporre la lancia:
troverai imprese da compiere inerme.
Eri anche allora inerme, quando ti avvinse d'amore la sacerdotessa
romana, affinché dessi a questa Città una nobile stirpe.>
Ovidio, Fasti III, 1-10