Rito Romano XI: lustratio e piaculo

Non si può definire "semplice" la rituaria romana, essa comprende numerose conoscenze teoriche e pratiche che si vedono necessarie per poter eseguire un rito.
Questo gran numero di norme sono fortunatamente fatte salve da un nutrito numero di fonti, diversamente da quello che avviene per altre realtà pagane.
In questa serie di articoli sul Rito Romano cercheremo di dare delle indicazioni precise e puntuali (dove possibile) su come compiere un rito, in modo tale da dare a tutti la possibilità di farlo.
L'ordine per argomento seguirà lo stesso del rito vero e proprio.

Il rito di purificazione dei campi è l'ultimo dei riti riportati da Catone nel De Agri Cultura che affrontiamo in questa sede. Esso è rilevante prima di tutto per la precisione che usa nelle indicazioni e nelle richieste. Secondo motivo d'interesse è che una parte del rito viene affidata a Manio, il quale deve portare l'offerta intorno al campo. 

Terzo motivo è che ancora un volta (come descritto in tutte le Lustratio cittadine) la purificazione prevede che una determinata zona venga separata dall'esterno, e quindi che l'interno di quella diventa puro mentre l'esterno non lo è, per ottenere questa purezza s'invoca Marte nei suoi aspetti di protettore e di generatore.

Tornando a Manio, Catone riporta la formula esatta con cui comandare al suo schiavo di portare questa offerta attorno al campo (per segnare la zona da purificare), questo significa che questa stessa azione è parte del rito, e quindi che tutte le azioni che servono per il compimento del rito (compreso questo, anche se è fuori dall'apertura rituale) sono comunque gesti sacri e come tali vanno compiuti. 

Il fatto poi che questo schiavo venga reso parte del rito diventa dimostrazione evidente dell'estraneità dal pensiero romano di concetti di purezza/superiorità sulla base della posizione sociale. Pertanto le realtà che si rifanno alla romanità e considerano l'esistenza di un' "aristocrazia dello spirito" o dove una condizione sociale bassa è motivo d'esclusione per alcuni dalla pratica rituale, non sono -nell'evidenza delle fonti- coerenti con il pensiero sacro romano.

Altro elemento rilevante in questo rito è che diversamente dalle altre forme di lustratio (dove vengono bruciati profumi o bagnate con rami di piante il perimetro) viene portata l'offerta di tre animali (suovitaurilia: maiale, vitello e agnello) intorno al campo per poi sacrificarli. Sorge spontanea la domanda se il valore di questi animali sia quello di "assorbire le impurità" per poi sacrificarli, oppure se il loro passaggio indichi alla divinità qual'è la zona di riferimento. Difficile trovare una risposta certa.

 

 

141 [CL]

<[1]Agrum lustrare sic oportet: impera suovitaurilia circumagi:

Cum divis volentibus quodque bene eveniat, mando tibi Mani, uti illace suovitaurilia fundum agrum terramque meam, quota ex parte sive circumagi sive circumferenda censeas, uti cures lustrare*

[2] Ianum Iovemque vino praefamino, sic dicito:

Mars pater, te precor quaesoque, uti sies volens propitius mihi domo familiaeque nostrae: quoius rei ergo, agrum terram fundumque meum suovitaurilia circumagi iussi; uti tu morbos visos invisosque**, viduertatem vastitudinemque, calamitates intemperiasque prohibesis defendas averruncesque***; utique tu fruges, frumenta, vineta virgulatque grandire beneque evenire siris; [3] pastores pecuaque salva servassis duisque bonam salutem valetudinemque mihi domo familiaeque nostrae. Harunce rerum ergo, fundi terrae agrique mei lustrandi lustrique faciendi ergo, sicuti dixi, macte hisce suovitaurilibus lactentibus immolandis esto: Mars pater, eiusdem rei ergo, macte hisce suovitaurilibus lactentibus esto

[4] Item cultro facito struem et fertum uti adsiet: inde obmoveto. Ubi porcum immolabis, agnum vitulumque, sic oportet:

Eiusque rei ergo macte suovitaurilibus immolandis esto>
nominare vetat Martem neque agnum vitulumque. Si minus in omnis litabit, sic verba concipito
Mars pater, si quid tibi in illisce suovitaurilibus lactentibus neque satisfactum est, te hisce suovitaurilibus piaculo
Si uno duobusve dubitabit, sic verba concipito:
Mars pater, quod tibi illoc porco neque satisfactum est, te hoc porco piaculo.

 

<[1]Bisogna purificare il campo con questo rito. Comanda che sia portata intorno al terreno l'offerta sacrificale: suovetaurilia [maiale, vitello e agnello ndr].
Con la benevolenza degli dei e che tutto sia per il meglio, ordino a te, Manio, affinché porti in quella direzione la suovitaurilia per tutta quella parte che pensi di girare e circoscrivere, con lo scopo di occuparti della purificazione del fondo della coltivazione e del mio terreno.*

[2] Invocherete Giano e Giove con offerta di vino, poi con queste parole:

Padre Marte te prego e onoro che sia benevolo e propizio a me, alla mia casa e ai nostri servi. Per questo la coltivazione il terreno e il fondo ho ordinato di far cerchiare con la suovitaurilia; perché tu i mali visti e non visti**, desolazione e devastazione, calamità e brutta stagione, possa impedire, scacci e allontani***; perché tu messi, frumento e vigneti, voglia far crescere e ben prosperare. [3] Pastori e pecore salva e conserva; dona vigore e buona salute a me, alla casa e ai nostri servi. Per queste cose, per rendere puro il fondo la terra e per il rito purificante, così come ho detto, ti sia gradito che abbia immolato tal suovetaurilibus da latte. Padre Marte, per questo voto, ti sia gradito questo suovetaurilibus da latte.
[4] Allo stesso modo taglierai col coltello; farai in modo di avere una struem ed un fertum quindi le presenterai. Quando immolerai la suovetaurilia così dovrai dire:
Per questo voto ti sia gradito che io abbia immolato questa suovetaurilia

è vietato nominare Marte, l'agnello o il vitello****. Se il sacrificio non sarà stato propizio per tutti e tre gli animali, così ripeterai la formula:
Padre Marte, se non hai gradito qualcuno dei suovetaurilia da latte che ti ho immolato, a te questo suovetaurilia offro come piacolare
Se sarà dubbio su uno o due vittime, così ripeterai la formula
Padre Marte, se non hai gradito questo maiale che ti ho offerto, a te questo maiale offro come piacolare.

 

*è già rilevante in questo, che per garantirsi che tutto sia fatto correttamente ordina a Manio di girare per il fondo secondo il circolo che lui pensa, e non Catone, onde evitare confusione tra ciò che i due intendono sul percorso da fare

** elemento molto importante questo del "visos invisosque" già presente nella cultura vedica, ed in quelle indoeuropee, poi ripresa anche dal cristianesimo

*** la ripetizione del medesimo concetto nella religiosità romana hanno un valore rafforzativo
****secondo Emanuele Lelli e Luca Canali ci si riferisce al momento dell'immolazione vera e propria

 

Come si può vedere Catone riporta anche diverse forma di piacolare, nel caso di questa offerta che non è composta da un elemento soltanto, ma da 3 elementi (maiale, vitello e agnello) e pertanto se qualche segno indicasse che non è stata gradita si vede necessario offrirla nuovamente. Possiamo quindi applicare questo sistema anche all'uso di offerte come incenso o altro nel caso in cui qualche segno ci lasci intuire che esse non siano gradite.
Ovviamente se avete intenzione di usare questo rito per purificare -ad esempio- casa vostra, dovrete modificare l'intera formula sostituendo le parti inerenti l'ambito agricolo con quelle inerenti la vostra abitazione.

Offerte

Termini da modificare maschile/femminile e singolare/plurale in base all'offerta

 
Non abbiamo inserito tutte le parti da modificare inerentemente alle divinità, in quanto essendo Marte adibito anche alla purificazione, in un rito di purificazione reputiamo che non sia necessario invocare altre divinità a tale scopo.

Sono stati selezionati anche nella traduzione per facilitare la comprensione degli elementi in italiano ed in latino.



Emanuele Viotti

 

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