Si a se aberrarent!

<O quam benecum quibusdam ageretur, si a se aberrarent! Nunc premunt se ipsi, sollicitant, corrumpunt, territant. Quid prodest mare traicere et urbes mutare? Si visista quibus urgueris effugere, non aliubi sis oportet sed alius.>


<Oh quanto farebbe bene a certe persone allontanarsi da se stesse! Ora si opprimono, ora si tormentano, si rovinano, si spaventano da sole. A cosa serve attraversare il mare e cambiare città? Se vuoi sottrarti a queste cose che ti angosciano, non devi essere altrove, ma essere un altro>


Seneca, Epistole a Lucilio 104.8



Emanuele Viotti

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